ARDUINO BIZZARRO

Nato il 27.01.1923 a Bottrighe (Rovigo) – ora Adria -, da Giuseppe e Agnese Roma, figlio secondogenito di una numerosa famiglia contadina (6 figli: Vincenzina, Arduino, Vittorina, Vittorio, Maria e Andino), nel 1927 si trasferisce a Casale Monferrato quando il padre trova lavoro come bracciante agricolo nel vicino paese di Occimiano.

Arduino, dopo aver conseguito la licenza elementare, viene avviato al lavoro come garzone, presso l’Ortofrutticola F.lli Sassone di Casale. Nel 1942 viene chiamato alle armi ed arruolato nell’Aeronautica, Ruolo Servizi, e destinato ad Asti. L’8 settembre 1943, coinvolto nella disfatta dell’esercito italiano, ritorna a casa e subito si unisce ai primi resistenti casalesi, raggiungendo la Valle d’Aosta nella formazione delle prime bande partigiane. Il 13 dicembre, ad Arcesaz (Brusson), viene coinvolto nello scontro a fuoco con i nazifascisti nel quale cadde il primo partigiano casalese, Giuseppe Carrera di 19 anni (Medaglia di bronzo al Valor Militare). Nel partecipare ai funerali di Carrera a Casale, Arduino viene individuato ed arrestato dalle brigate nere e per ben otto mesi sarà sbattuto da un carcere all’altro: Alessandria, Aosta e poi alle “Nuove” di Torino.

La pseudo repubblica di Salò aveva bisogno di uomini per formare il suo esercito, così da prigioniero viene inquadrato nel Genio Pontieri e dislocato nella vicina Lomellina, a Mede, in Provincia di Pavia.

Alla prima occasione, però, nel mese di giugno 1944, scappa insieme a dei suoi compagni di carcere, e raggiunge nel Monferrato la X Divisione “Garibaldi”.

Autista della “Volante” della Brigata “Piacibello” della stessa divisione – comandata da Almerino Trombin (Nini) – il 16 febbraio 1945, insieme ai compagni Pietro Zanzottera (Milan), Marcello Musco e Giuseppe Deambrogio, si scontra a Madonnina di Serralunga di Crea con una pattuglia delle brigate nere, tanto numerosa da accerchiarli. Riesce ad aprire un varco gettando una bomba a mano e permettendo ai suoi compagni di liberarsi. Uno di questi, Milan, viene ferito al braccio. Rimasto solo a coprire la ritirata, viene colpito da una raffica di colpi al ventre e poi dilaniato con bestiale crudeltà dai suoi carnefici.

 

Con decreto del Presidente della Repubblica 18 settembre 1984, registrato alla Corte dei Conti il 30 ottobre 1984, Reg. n. 35/Difesa – Foglio n. 225, è stata concessa la seguente ricompensa al Valor Militare per attività partigiana “alla memoria”:

MEDAGLIA D’ORO

Bizzarro Arduino, nato il 27 gennaio 1923 a Bottrighe (ora Adria) – Rovigo. Subito dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, si schierava a fianco dei patrioti per concorrere validamente alla lotta contro l’oppressore germanico per l’affermazione del più importante diritto di ogni popolo: la libertà. Catturato e costretto a subire il peso della dura prigionia nelle carceri di Casale Monferrato, Alessandria, Aosta, e Torino, riusciva ad evadere con i reparti della Brigata “Garibaldi” operante nel Monferrato, partecipava a tutte le operazioni più importanti e rischiose.

Nel corso di un’operazione, accerchiato da un forte ed agguerrito contingente nemico ed in difficile situazione, incitava i suoi compagni d’arme a porsi in salvo, fornendo mirabile esempio di altruismo, di ardore combattivo e di eroismo.

Stroncato dal fuoco avversario e finito con pugnalate alla gola e agli occhi, moriva al grido di “Viva l’Italia”.

Madonnina in Comune di Serralunga di Crea (Alessandria), 16 febbraio 1945.

La notizia del conferimento della Decorazione è stata ufficialmente diramata dal Sindaco di Casale Monferrato Prof. Riccardo Coppo, in occasione della manifestazione commemorativa dell’eccidio dei Partigiani della Banda Tom, il 13 gennaio 1985, che destato, nei numerosissimi presenti e nella cittadinanza, oltre che negli ambienti dell’ANPI e dell’Associazione Famiglie Caduti per la Liberazione, notevole sentimento di commozione e di compiacimento.

 

Il ricordo del giovane partigiano è ancora molto vivo nella zona e nel 2001, sul luogo del suo sacrificio, per iniziativa dell’Istituto del Nastro Azzurro, è stata posta una nuova lapide che reca inciso:

La giovinezza ventiduenne

medaglia d’oro al valor militare

ARDUINO BIZZARRO

aviere

partigiano della 79° Brigata Garibaldi

veniva barbaramente sacrificata

il 16 febbraio 1945

perché la libertà e la giustizia

non fossero più nomi vani

ma insopprimibile diritto di popolo.

Il comune di Serralunga di Crea pose

perché sia ricordato

l’Olocausto ed il monito.



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