sabato 23 gennaio si ricorda a Casale Monferrato l’eccidio della “Banda Tom”
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PROGRAMMA
ORE 9,30
PALAZZO S. GIORGIO SEDE MUNICIPALE
RIUNIONE DELLE AUTORITÀ CIVILI, MILITARI, RELIGIOSE, SCOLASTICHE
ORE 9,45
CORTEO PER VIA MAMELI, VIA LIUTPRANDO, PIAZZA MONS. ANGRISANI
ORE 10,00
CATTEDRALE DI SANT’EVASIO
- MESSA DI SUFFRAGIO
ORE 10,45
RICOSTITUZIONE DEL CORTEO
PER VIA DUOMO, PIAZZA MAZZINI, VIA SAFFI
ORE 11,00
TEATRO MUNICIPALE
COMMEMORAZIONE UFFICIALE
RESISTENZA E RESISTENZE NEL MONFERRATO CASALESE
UN ESEMPIO: LA BANDA TOM
UN PERCORSO DIDATTICO PROPOSTO DAI DOCENTI E DAGLI ALUNNI DELL’IIS LEARDI
INTERVENTO CONCLUSIVO DI
TITTI PALAZZETTI
SINDACO DI CASALE MONFERRATO
La “Banda Tom”, guidata da Antonio Olearo – Medaglia d’oro al Valor Militare alla memoria – costituì a lungo una spina nel fianco dei nazifascisti, con efficaci e continue azioni, condotte tra Casalese ed Astigiano.
Il 14 gennaio 1945, durante un violento rastrellamento, la banda ed il suo comandante – ferito durante l’ardimentoso salvataggio di un compagno, finito in mano ai tedeschi – aveva trovato rifugio in una cascina di Casorzo, dove venne catturata. Solo tre su tredici riuscirono a fuggire. Incatenati, seminudi e scalzi, i prigionieri vennero obbligati a marciare nella neve sino a Casale. Attraversata la città tra le percosse, vennero incarcerati ed interrogati con crudeltà. A “Tom” venne anche negato l’abbraccio della madre, rinchiusa in una cella vicina. Processati e condannati, all’alba del 15 gennaio, i “ribelli” vennero condotti alla cittadella militare, dove vennero passati per le armi. Con loro anche alcuni prigionieri politici, uno di questi sedicenne all’ultimo momento venne risparmiato. Sul selciato del poligono di tiro, all’interno della Cittadella di Casale, i loro cadaveri rimasero due giorni insepolti nella neve, guardati a vista dai soldati per impedire ai parenti di ricomporle.